Nell’assegnazione di EMA ed EBA l’Europa ha dimostrato ancora una volta di essere ben indietro rispetto a quello che dovrebbe.
Da parte di Paesi per cui i numeri sembrano dogmi, e per colpa di questa freddezza hanno reso un’idea straordinaria un mastodonte di burocrazia lontano dai cittadini, ci si aspetterebbe che una decisioni importanti come queste fossero basate su criteri tecnici, politici e meritocratici sino alla fine, non sul caso.
Fa male perdere un mondiale ai rigori, ma lì almeno un’abilità è richiesta.
Perdere o vincere miliardi e possibilità di sviluppo di una comunità per un sorteggio è stupido, semplicemente stupido.
Nel perdere con Amsterdam va poi sottolineata una cosa che sembra dimenticarsi sempre quando si parla di Europra unita.
In un’Europa in cui aumentano le diseguaglianze, in cui c’è bisogno di sempre più risorse per finanziare welfare e servizi che riequilibrino queste diesguaglianze, è inaccettabile che vi siano Paesi, come l’Olanda, il Lussemburgo e l’Irlanda, paradisi fiscali che distruggono il valore degli altri Paesi membri.
Sono dispiaciuto per la sconfitta con l’Olanda, ma se penso a questo fattore specifico non sono dispiaciuto, sono infuriato.