La Cina sta investendo nella nuova via della seta miliardi di dollari.
Noi possiamo, e dobbiamo, sfruttarla al contrario, per portare sempre più prodotti Italiani in ogni angolo della Cina, a quelle decine di milioni di consumatori sempre più affamati di Made in Italy.
Abbiamo già pagato i danni della globalizzazione, ora è il momento di coglierne i frutti, se sapremo fare Sistema tra politica ed imprese e capiremo che l’export verso quella porzione di mondo e l’import di turisti deve essere la priorità del prossimo decennio, per garantirci quella crescita economica e quell’aumento dell’occupazione che deve essere la finalità di ogni azione di governo.