La ricostruzione del ponte San Giorgio ha rappresentato la ripartenza non solo di Genova, ma di un Paese troppe volte vilipeso da tragedie previste e non affrontate.
E in un solo anno dal getto delle fondamenta il ponte è in piedi, nella sua imponenza e semplicità, a ricordarci che tutto è possibile e che nulla può esserci precluso quando mettiamo insieme le nostre migliori intelligenze e capacità e, senza orpelli burocratici inutili, ci adoperiamo per realizzare le migliori infrastrutture del mondo.
Partiamo da qui: dalla forza di una città semplice e forte, come l’ha ben sintetizzata ieri un genovese doc come Renzo Piano, dal lavoro di creativi, operai, artigiani e ingegneri italiani, dall’innovazione, dalla collaborazione tra pubblico e privato e tra forze politiche opposte che lavorino tutte nella stessa direzione.
Partiamo da questo modello perché rappresenta gli aspetti migliori del nostro Paese, per costruire un futuro dignitoso per tutti, senza adagiarci soltanto sul passato.