La fotosequenza è impressionante: il tir corre verso l’ostacolo; lo urta a una velocità che varia a seconda delle prove tra i 50 e gli 80 chilometri orari; il muso del camion si accartoccia; la barriera regge l’impatto e il mezzo sembra quasi disintegrarsi. Di fronte alla minaccia di un attacco in stile Barcellona o Nizza, l’alternativa agli orrendi jersey c’è. Protezione e design, insieme si può. La soluzione, in questo caso, è di un’azienda inglese, in cui si sono imbattuti i tecnici di Palazzo Marino nel corso della panoramica sulle diverse opzioni usate in varie città del mondo, avviata all’indomani dell’attentato sulle Ramblas del 17 agosto. Il Comune ha infatti raccolto l’appello lanciato da archistar e cittadini: garantire la sicurezza, ma provare a salvaguardare anche l’aspetto estetico degli scorci più belli di Milano. Finora la ricerca ha prodotto risultati solo oltreconfine, dove le aziende sembrano essere state più pronte a raccogliere la sfida di studiare prodotti gradevoli all’occhio ma soprattutto in grado di fermare un’auto o un mezzo pesante lanciati contro passanti e turisti.
Milano, per le barriere è già caccia agli «eredi» dei jersey: contro il terrorismo fioriere e panchine
Ottima iniziativa del comune. I Jersey sono fondamentali per garantire la sicurezza nelle nostre strade, ma tenere conto anche dell’estetica significa non lasciarsi dominare da chi vorrebbe stravolgere le nostre vite.