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Ricette economiche impraticabili

“La proposta del reddito garantito minimo […] è un trasferimento di ricchezza, che qualcuno deve pagare. In un’economia sana, senza un debito pubblico altissimo e con una tassazione normale, significherebbe un aumento della pressione sui redditi medio alti. Ma in una situazione come quella italiana è implausibile e ha dei costi non sostenibili […] Vorrebbe dire tassare poi le regioni ad alta produttività per premiare quelle a bassa produttività”
Suggerisco l’articolo del Foglio che racconta il punto di vista di Enrico Moretti, uno degli economisti più stimati d’America, uno di quei cervelli che rendono il nostro Paese stimato nel mondo, nonché il suo libro “La nuova geografia del lavoro”, che fa capire il trend mondiale in termini di lavoro e quanto possa essere messo in atto in Italia per affrontare le sfide che ci troviamo dinnanzi.


“Il reddito minimo di cittadinanza significherebbe un grande trasferimento di ricchezza dal nord al sud”. Lo dice Enrico Moretti, professore dell’Università di Berkeley, uno degli economisti più ascoltati d’America. Che col Foglio commenta, a bocce fredde, l’esito delle elezioni dello scorso 4 marzo e le ricette economiche dei Cinque stelle e della Lega. Secondo Moretti l’aumentata pressione fiscale necessaria a finanziare il reddito di cittadinanza sarebbe pagata sostanzialmente dai ceti produttivi. “C’è una divisione geografica nettissima in Italia, coi Cinque stelle che prevalgono nel sud e la Lega al nord” dice l’economista. “La proposta del reddito garantito minimo tra l’altro è un’idea di destra, col concetto di dare un reddito a tutti, è un trasferimento di ricchezza, che qualcuno deve pagare. In un’economia sana, senza un debito pubblico altissimo e con una tassazione normale, significherebbe un aumento della pressione sui redditi medio alti. Ma in una situazione come quella italiana è implausibile e ha dei costi non sostenibili. Trenta miliardi, quelli stimati, sono una cifra ottimistica, avrebbe un costo enorme e un beneficio molto limitato. Vorrebbe dire tassare poi le regioni ad alta produttività per premiare quelle a bassa produttività”. “Ci sono altri modi per aiutare il sud” dice Moretti.

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