Ieri, per l’ennesima volta, uno sciopero dei tassisti ha bloccato le più grandi città italiane.
Protestano contro il libero mercato, contro l’arrivo della concorrenza in un settore che non può più sedersi sui privilegi acquisiti, ma che deve puntare a innovarsi e a fornire un servizio sempre migliore ai cittadini.
I milanesi sono abituati a lavorare sodo, a reinventarsi e a non aver paura delle novità e delle trasformazioni.
Per questo sono convinto che anche a Milano, dove oggi gli utenti pagano per una corsa il 70% più che a Londra, la concorrenza possa soltanto far bene, ai clienti e ai lavoratori.